Green skills: una modello di scuola come esempio green

Ambiente e cura del pianeta sono alla base dell’educazione globale, la scuola il contenitore d’elezione per l’apprendimento delle competenze green.

Green skills: esistono modelli scolastici di curricolo integrato con le green skills.

La Green School di Bali è una delle prime scuole al mondo che ha deciso di investire in un modello di educazione globale, attraverso un curriculum "vivente" che educa alla sostenibilità, puntando ad un apprendimento integrato nella comunità, in un ambiente naturale. 

L’approccio è quello di considerare il bambino apprendente nella sua interezza. In fase sperimentale la scuola ha individuato ben 9 competenze green. 

La struttura pedagogica del curriculum della Green School, dalla scuola dell’infanzia alla scuola superiore, si articola in tre framework, che rappresentano le tre modalità esperienziali di apprendimento: 

1. Framework tematico, in cui vengono proposte lezioni a tema con un approccio olistico, inclusivo, che coinvolgono più stili di intelligenza e di apprendimento (Falcinelli, Gaggioli, Capponi, 2016), ovvero i Big Four di Honey e Mumford (attivista, riflessivo, teorico e pragmatico) (1986). Le diverse tematiche (es. Sense of Place, We are One, Gifts from the

Earth, Be the Change e Time to Fly, ecc…) sono individuate e sviluppate in una logica di continuità che tiene conto della crescita degli allievi e dei loro bisogni formativi. 

2. Framework delle competenze, in cui si mobilitano le competenze intellettuali fondamentali con una particolare attenzione alla competenza alfabetica funzionale, alla competenza in ambito matematico e a quella multilinguistica. Ogni studente conosce le sue competenze e come avanzare al livello successivo. L'attenzione alla centralità degli studenti con azioni individualizzate e personalizzate massimizza il successo formativo. 

3. Framework esperienziale, in cui gli studenti vengono coinvolti in progetti pratici del mondo reale dove "hands-on getting dirty", approfondendo così la loro comprensione del loro posto fisico nel mondo. Con i più grandi questa parte diventa occasione per tradurre le idee green in progetti individuali e collaborativi, che diventano realtà con l'assistenza dell'Innovation Hub (IHUB) e della Banca dei Progetti.

Nell’esperimento le attività vengono integrate con la lettura di favole a tema green

L’obiettivo delle storie, proposte in luoghi “senza parete”, è quello di far uscire gli studenti dalla loro comfort-zone, far conoscere loro le mille possibilità per agire “con” e “per” la natura ed esprimere se stessi al meglio. 

Le parole chiave sono “creatività” e “curiosità”. Le storie sfidano gli studenti a prendere possesso del loro apprendimento, a diventare attivi nella comunità e di fare la differenza.  

Nell’articolazione del curricolo, un ruolo strategico è occupato dalle storie, che spesso sono lette o raccontate settimanalmente da ospiti misteriosi.

Si ascoltano narrazioni di passioni, progetti, attività, tradizioni, sfide e favole con tema green. Quest’azione è definita come “Programma faro” e rappresenta una parte importante del curricolo.

Le tematiche sono esplorate in modo diverso in ogni grado di scuola, ma tuttavia seguono una sequenza attentamente progettata, che permette ai bambini di costruire l’appartenenza alla loro comunità, di sentirsi a casa nel loro spazio, di sviluppare una comprensione del mondo intorno a loro e di scoprire un maggiore senso di sé stessi.

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