Approvata la Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile

E' stata finalmente approvata la nuova Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile (SNSvS): il via libera da parte del CITE, il Comitato Interministeriale per la Transizione Ecologica, è arrivato lunedì 18 settembre.
Un passo che dovrebbe dare una spinta all’attuazione nel nostro Paese dell’Agenda 2030, il documento sottoscritto a settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri delle Nazioni Unite e approvato dall’Assemblea Generale dell’ONU.

Il fulcro della Strategia sono, come nella precedente edizione, le cosiddette cinque “P” – Persone, Pianeta, Prosperità, Pace e Partnership – che mettono insieme le diverse dimensioni dell’Agenda 2030: ambientale, economica e sociale. Da qui discendono poi quindici scelte strategiche che impattano su tutti i diversi campi d’azione: dalla gestione sostenibile delle risorse naturali all’abbattimento delle emissioni climalteranti, dalla promozione di un benessere economico sostenibile, al contrasto alla povertà e allo sviluppo di un’occupazione di qualità, di una società non violenta, inclusiva e rispettosa dei diritti umani, senza discriminazioni.

Rispetto alla precedente edizione, è stata inserita la previsione di specifici “valori obiettivo” da misurare annualmente attraverso una serie di indicatori verificabili anche a livello territoriale: 55 di “primo livello”, che sono un nucleo comune per tutte le amministrazioni centrali e territoriali, e 190 di “secondo livello”, che garantiscono il monitoraggio complessivo degli obiettivi posti. 

Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile

L’approvazione arriva nella settimana in cui si è svolto il secondo SDG Summit, l’appuntamento quadriennale organizzato dalle Nazioni unite proprio per fare il punto sull’attuazione dell’Agenda 2030 con i Capi di Stato e di governo convenuti a New York per l’Assemblea generale. La dichiarazione delle Nazioni Unite al summit ribadisce la volontà di andare avanti e accelerare sull’Agenda 2030, per raggiungere lo sviluppo sostenibile e superare le molteplici crisi in corso. Impegno già ribadito dal Consiglio dell’Unione europea nel luglio scorso, definendo le priorità dell’UE per la 78ª sessione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, e dai leader del G20 durante il vertice di New Delhi del 10 settembre, da cui è uscita la dichiarazione “One Hearth, One Family, One Future” nella quale l’Agenda 2030 e gli SDGs rappresentano il quadro di riferimento delle azioni da intraprendere.

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